ad occhio, più o meno, sono la stessa cosa! Ma poi a guardar bene non è proprio così. Iniziamo dal fatto che per ottenere una tisana, si utilizzano sia le parti tenere che quelle legnose delle piante, parti che vengono gettate in acqua già bollente, con un tempo di riposo in genere non superiore a 5 minuti. Invece, per i decotti si selezionano le parti più legnose e dure della pianta, come ad esempio la corteccia e le radici, che si mettono in acqua fredda e si lasciano bollire per 5/10 minuti. Poi c'è il riposo e la filtratura, per separare le parti liquide dalle parti naturali. Infine, gli infusi. Per ottenere un infuso, vengono utilizzati solo fiori e foglie, sui cui va versata acqua bollente generando un processo di infusione che impiega, solitamente, qualche minuto, in genere pochi, ma fino a dieci in alcuni casi.
La tisana è costituita da un mix di piante officinali, di cui una presente in modo prevalente, ma anche frutti e spezie, mentre l'infuso si ottiene da un'unica pianta. L'infuso ha una funzione rilassante, quindi ha un effetto sulla psiche. Un modo per coccolarsi un pò. Viceversa, alcune tisane hanno spiccate proprietà per favorire un beneficio biologico. Allo stesso modo agisce il decotto.
Vi è una miriade di combinazioni, una quantità straordinaria di ricette, rimedi e storie antiche. La maggior parte di questo bagaglio culturale, secolare, concerne equilibrate soluzioni per aiutare il nostro corpo a sopportare meglio le fatiche quotidiane e godere di benefici sinceri che offre la natura. A scanso di ogni equivoco, pur costituendo uno scrigno culturale di notvole importanza, chiariamo che nessuna ricetta o rimedio potrà mai rappresentare un invito a considerare queste soluzioni come una panacea per curare patologie o per superare situazioni che necessitano, viceversa, di attenzione medica.